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La abbazia benedettina di S. Michele non è
stato l' unico complesso conventuale della Terra Murata: nel 1585 il cardinale
Innico d' Avalos concede ai frati domenicani di spostare la propria sede da
Santa Margherita alla Chiaiolella (sul promontorio di fronte a Vivara) sul
terreno prospiciente la punta meridionale della Terra (da allora detta Punta
dei Monaci), chiamando il nuovo monastero con il nome di Santa Margherita
Nuova. I dissesti storici che il complesso ha subìto nel tempo a causa
dei cedimenti franosi del costone, in questa zona più gravi che altrove,
ha portato al definitivo abbandono nel secolo scorso del complesso che non
fu rimesso più in funzione dopo il Periodo Napoleonico, che soppresse
temporaneamente tutti gli ordini religiosi. Nella foto la chiesa conventuale,
di recente restaurata dal Comune.
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