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Con il nome di "Terra Murata"
si indica il nucleo abitativo più antico tra quelli esistenti in Procida.
Esso risale al primo MedioEvo e fu a lungo l'unico centro abitato dell'isola
per motivi di sicurezza: infatti si trova sul promontorio più alto dell'
isola (circa 90 metri d'altezza) con pareti a picco sul mare e pendìo
degradante verso il centro dell'isola, in posizione quindi più facilmente
difendibile. Il nome deriva dall' antica divisione di questa parte dell'isola
in zone chiamate 'Terre': c'era la 'Terra aratoria' destinata al frumento; la
'Terra campiva' per il pascolo; la 'Terra cultiva' per le altre coltivazioni
ortofrutticole e l'olivo; la 'Terra vitata' piantata a vigneto; e infine c'era
la 'Terra Casata' (precedente nome di quest'area) dove si riunivano le case
degli abitanti per meglio difendersi nei periodi meno sicuri. Quando nel corso
del Cinquecento i nuovi signori dell' isola (i D' Avalos) decisero la fortificazione
dell' intero centro abitato, l' aggettivo che definiva la Terra cambiò
da 'casata' in 'murata' e questo nome ha conservato fino ad oggi, insieme a
molte caratteristiche costruttive sostanziali.
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