Terra Murata Edilizia popolare  
Tuttavia gli episodi architettonici più significativi di Procida restano quelli legati alla cosiddetta "architettura spontanea", nome con il quale si indica generalmente l' edilizia popolare procidana, sviluppatasi in seguito a numerose contaminazioni culturali adattate alle specifiche peculiarità dell'isola e del suo sviluppo storico.

Casa del Belvedere Nella Terra Murata essa trova uno degli episodi più interessanti nella 'Casa del Belvedere', che non a caso è stata risparmiata degli interventi edilizi di demolizione e risanamento effettuati negli anni '50 per riammodernare l'area che presentava ormai parecchie zone pericolanti a seguito delle frane al sottostante costone roccioso. Essa mostra alcune tipologie costruttive che saranno riproposte anche nei nuovi borghi marinari del Sancio e della Corricella.

La facciata appare divisa approssivamente su tre livelli, con piani però sfalsati tra loro. Al piano terra, ritmato da arconi irregolari che reggono parte dei piani superiori, alcuni locali di servizio o rivolti alla comunità: la bottega o il laboratorio artigiano, il deposito. Una scala esterna porta ai piani superiori dove si trova l' abitazione vera e propria con le camere private. La scala ha una prima rampa coperta e la seconda scoperta: lo stretto ingresso e l'angusto spazio chiuso della prima rampa rendeva l' accesso ai piani superiori più facilmente 'gestibile', evitando l' ingresso improvviso di ospiti indesiderati. Gli ambienti interni si susseguono in senso longitudinale poiché sui lati ciechi si addossavano le case vicine (qui demolite, ma altrove presenti).

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