Terra Murata

Abbazia San Michele 

Il centro abitato della Terra Murata si sviluppò attorno all'abbazia benedettina di S.Michele Arcangelo, che costituì per tutto il MedioEvo il centro di aggregazione e punto di riferimento per la popolazione procidana. La datazione certa che abbiamo per la sua fondazione è quella del 1026, ma alcuni elementi ritrovati sul posto fanno pensare che forse fu costruita su un precedente complesso religioso del V-VI secolo. Inoltre si ipotizza che il luogo dove sorge l'abbazia abbia sempre avuto funzione religiosa fin dalla antichità, con un tempio dedicato a Nettuno agricoltore, una particolare raffigurazione della divinità marina che incarnava i due aspetti complementari della vita procidana: la pesca e l' agricoltura, necessarie entrambe al sostentamento della popolazione.

Facciata occidentale della Chiesa abbaziale
La facciata principale originaria, posta all'ingresso della navata maggiore, è esposta verso occidente secondo la tipica disposizione delle prime chiese cristiane. Essa presenta un prospetto di impronta romanica piuttosto semplice, non suddiviso in ordini sovrapposti, concluso in alto da un timpano dalle cui estremità laterali partono delle volute di raccordo con le pareti esterne delle navate laterali, elementi questi di gusto rinascimentale e quindi certamente aggiunti in epoca successiva, così come le decorazioni del portale, con lineari cornici modanate in pietra e lunetta semicircolare. La vista della facciata è parzialmente coperta dalle case che costeggiano il viale di accesso.
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